Bella ciao delle mondine

Penso che tutti conoscano il motivo di "Bella ciao", una canzone che abbiamo sentito cantare spesso. Per questo ho pensato di scrivere qualcosa sulla sua origine e diffusione. La cosa più importante da sottolineare è che questo pezzo ha la capacità di raccontare storie differenti a prescindere dalla politica; sembrerà strano ma, anche con il testo che conosciamo ora, non è l'inno italiano dedicato alla Resistenza.
Da decenni in Italia è un canto popolare associato alla Giornata della Liberazione dal nazi-fascismo, le Festa del 25 aprile, ma l'inno ufficiale delle Brigate partigiane Garibaldi era "Fischia il vento", sull'aria della famosa canzone popolare sovietica Katjuša.

Sembra che la prima pubblicazione riprendente il motivo non sia neanche italiana: Mishka Ziganoff, un ebreo russo trapiantato a New York, nel 1919 incise un disco che conteneva la canzone "Koilen" la cui melodia, in alcuni passi e soprattutto nel ritornello, sarebbe molto simile a quella di "Bella ciao".
Versione di Mishka Ziganoff

In Italia le prime incisioni di questa versione partigiana si devono a Sandra Mantovani e Fausto Amodei, e furono poi riprese da molti altri interpreti tra i quali quali Giorgio Gaber e Claudio Villa, ma siamo già nel 1963.
Versione di Giorgio Gaber

Rimane il fatto che "Bella ciao" non è comunque una canzone politica, non è di destra o di sinistra e non appartiene a nessuno in particolare. Proprio per la sua melodia accattivante è stata ripresa più volte come simbolo della Libertà dell’essere umano in tutti i sensi e in tutto il mondo: nel 2013 risuonò per le strade di Istanbul grazie ai manifestanti che si opponevano al primo ministro turco Erdogan, nel 2015 fu intonata durante le commemorazioni delle vittime dell'attacco al giornale satirico francese Charlie Hebdo. 

Successivamente divenne l'inno ufficiale dei Fridays for Future e nel corso del lockdown dovuto alla pandemia il 25 aprile 2020 fu eseguita dai balconi diventando un simbolo di unità. Più recentemente è stata utilizzata durante la resistenza del popolo ucraino.
Versione dei Fridays for future

E' anche importante ricordare che è diventata nota in tutto il mondo per essere apparsa nell'episodio clou de "La casa di carta" trasmessa su Netflix. E' così diventata una canzone pop al pari de "L'italiano" di Toto Cutugno.
La casa di carta



Balzola (AL) circondata dalle risaie in una mia foto
scattata dalla strada che arriva da Morano sul Po

Tra le tante ipotesi che si sono fatte sull'origine di "Bella ciao", mi piace immaginare che si tratti di una melodia popolare italiana con origini risalenti al XIX secolo. Inizialmente, questa composizione musicale rappresentava una melodia impiegata durante le attività lavorative dei contadini nelle risaie del Nord Italia. Veniva intonata durante il duro lavoro nei campi di riso e aveva la funzione di mitigare la fatica, oltre che di coordinare i movimenti durante le varie fasi della coltivazione del riso.

Ecco il testo della versione delle mondine:

"Alla mattina, appena alzata
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
Alla mattina, appena alzata
In risaia mi tocca andar.

E fra gli insetti e le zanzare
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
E fra gli insetti e le zanzare
Un dur lavoro mi tocca far.

Il capo in piedi col suo bastone
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
Il capo in piedi col suo bastone
E noi curve a lavorar
E noi curve a lavorar

Il capo in piedi col suo bastone
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
Il capo in piedi col suo bastone
E noi curve a lavorar

O mamma mia, o che tormento!
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
O mamma mia, o che tormento
Io ti invoco ogni doman.

Ed ogni ora che qui passiamo
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
Ed ogni ora che qui passiamo
Noi perdiam la gioventù.

Ma verrà un giorno che tutte quante
O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao
Ma verrà un giorno che tutte quante
Lavoreremo in libertà.

Ma verrà un giorno che tutte quante
Lavoreremo in libertà.
Ma verrà un giorno che tutte quante
Lavoreremo in libertà."

Versione cantata da Milva

Basta provare a cercare "Bella ciao" su Youtube e si trova qualsiasi tipo di interpretazione.

Commenti

  1. non conoscevo l'origine di quest'inno che mi è sempre piaciuto tanto

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  2. In realtà l'articolo spiega che non è l'inno dei partigiani e che ne esistono diverse versioni tutte con un testo che parla della libertà dall'oppressione. Sulla sua origine poco si sa e tra tutte quelle che ho trovato mi è piaciuta quella delle mondine, anche loro costrette a lavorare fra gli insetti e le zanzare, ma verrà un giorno che tutte quante lavoreranno in libertà. Anche a me comunque piacciono i testi e la melodia di questa canzone famosa in tutto il mondo.

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